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L'Ecuador salva il Parco Nazionale dello Yasunì dallo sfruttamento petrolifero. Federparchi appoggia il progetto

( 12 Settembre 2008 )
Su invito dell’Ambasciata ecuadoriana in Italia, il presidente di Federparchi, Matteo Fusilli, ha incontrato l’Ambasciatore Francisco Carrión Mena, rappresentante personale del presidente della Repubblica per l'Iniziativa Yasuní ITT, incaricato di promuovere il progetto in tutti gli scenari pubblici e privati al piu' alto livello nazionale ed internazionale. Con "Modello Yasuní-ITT", iniziativa pionieristica nella storia dei paesi petroliferi, il governo ecuadoriano ha scelto di rinunciare all’estrazione del greggio e di mantenere nel sottosuolo circa mille milioni di barili di petrolio crudo del campo petrolifero ITT (Ishpingo-Tiputini-Tambococha), il piu' importante del paese, ubicato nel Parco Nazionale e Riserva Mondiale della Biosfera Yasuní, nella zona amazzonica dell'Ecuador.

L'iniziativa ecuadoriana, lanciata dal presidente della Repubblica Rafael Correa, evitera' la liberazione di milioni di tonnellate di CO2 all'atmosfera, contribuendo così agli obiettivi globali di riduzione degli effetti negativi del cambiamento climatico. Non solo. Servira' a garantire l'integrità dei territori degli indigeni Tagaeri-Taromenani, che vivono all’interno del Parco in stato di isolamento volontario. Aiutera' infine a conservare una delle regioni con la piu' alta biodiversita' del pianeta (più di 1852 specie di alberi e arbusti, 450 specie di liane, 567 di uccelli, 173 di mammiferi, 382 di pesci,  più di 100.000 specie di insetti, etc). A livello nazionale, l'iniziativa vuole porre le basi per un nuovo modello di sviluppo che rifiuti definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili, promuova energie alternative e consolidi un nuovo modello di sviluppo economico sostenibile.

Per raggiungere questo obiettivo, che richiede un importante sacrificio economico, l’Ecuador chiede l’appoggio della comunità internazionale. E’ stato quindi creato un fondo vincolato a compensazione del profitto non percepito per il mancato sfruttamento delle riserve petrolifere.  Il governo si impegna a coprire il fondo per il 50% ed invita il mondo a sommarsi a questo sforzo, contribuendo con l'altro 50%. Il fondo accogliera' i contributi di governi, organismi internazionali e privati cittadini, e sara' destinato a finanziare progetti nei settori dell’energia rinnovabile, della protezione dell’ambiente e nel settore sociale.

Alcune nazioni europee hanno gia' garantito il loro appoggio e grandi personalità internazionali, tra cui Rita Levi Montalcini, si sono schierate a favore dell’iniziativa. Accogliendo l’invito, Federparchi si è impegnata a collaborare con il governo ecuadoriano per far conoscere l’iniziativa al pubblico italiano, promuovendo una campagna di informazione e sensibilizzazione con i parchi italiani, e a dare il suo supporto nella ricerca di finanziamenti per il fondo. “Si tratta di una scelta di straordinario coraggio del presidente Correa” - ha dichiarato il presidente Fusilli –“Un esempio per tutti i paesi del mondo”.
 
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