L'Italia è il paese europeo che vanta il maggior numero di aree protette certificate.
La CETS si compone di Tre parti cronologicamente conseguenti:
Federparchi sta promuovendo ed implementando la metodologia per Parte 3 CETS da applicare in Italia che è stata approvata da Europarc nel Gennaio 2021.
Più che di una certificazione in senso stretto (processo che, in genere riconosce e garantisce il possesso di determinati requisiti) la CETS, nel suo complesso, è un processo strategico che è finalizzato ad utilizzare una metodologia tale da consentire una organizzazione partecipata e sostenibile (in termini di conservazione della natura e socio-economici) delle attività turistiche in una certa area protetta.
Il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette Europee fornisce una esperienza significativa di qualità, salvaguarda i valori naturali e culturali, sostiene l’economia e la qualità della vita locale ed è economicamente realizzabile.
La Metodologia CETS si basa su 5 Princìpi che vengono sottoscritti dai partecipanti:
Il Piano delle Azioni elaborato da ogni Area Protetta nella Parte 1 CETS deve essere ispirato ai seguenti 10 Temi Chiave
La CETS coinvolge, in primo luogo, l'Ente Gestore dell'area protetta il quale è responsabile del processo e riceve, in caso di esito positivo la certificazione da Europarc Federation ma coinvolge anche soggetti pubblici e privati (enti locali, imprenditori, associazioni etc.) i quali si impegnano a rispettare i principi della Carta ed a svolgere attività inserite nel Piano di Gestione della Carta definito nel corso del processo.
Il Piano di Gestione della CETS è uno strumento operativo e non prevede un processo di adozione ufficiale (non è quindi paragonabile ad un Piano di un Parco) ma rappresenta il documento che tutti gli interessati alla Carta sottoscrivono e, volontariamente ma non obbligatoriamente, si impegnano a rispettare e a realizzarne le azioni.
Gli operatori ed altri stakeholder interessati sono coordinati attraverso un gruppo di lavoro locale permanente (Forum CETS) che rimane attivo per tutta la durata del processo (5 anni) e che può essere rinnovato. L'Ente deve individuare e nominare tra i componenti del proprio staff un Responsabile CETS, incaricato di seguire il processo per tutto il periodo di applicazione e di rappresentare il principale referente nei confronti degli operatori locali, di Federparchi e di Europarc.
In genere, l'area geografica di riferimento e nella quale si sviluppa la Carta coincide con l'Area Protetta ma, spesso, può essere estesa all'intera superficie dei comuni che ricadono, in tutto o in parte, nell'Area Protetta, ma non credo che nel vostro caso ci siano dubbi a riguardo.
Il processo della Carta prevede l'organizzazione e la gestione di un percorso che dura circa 6-8 mesi e che ha avvio con un primo momento di formazione dell'Ente e si conclude con la consegna della documentazione richiesta ad Europarc Federation. La scadenza per la consegna dei documenti è fissata, da Europarc Federation in Dicembre (di solito il giorno 15) e non varia in funzione degli anni o dei soggetti presentatori.
Nel corso dell'anno successivo (in primavera) alla presentazione Europarc Federation organizza una visita di verifica, successivamente (estate) Europarc Federation valuta i documenti e procede con la comunicazione all'Ente. Infine, Europarc organizza (in Dicembre) una cerimonia di consegna della certificazione presso il Parlamento Europeo. Quindi i lavori del processo vanno organizzati in modo da poter avere il tempo necessario per lo svolgimento del processo.
Prodotti e Risultati della CETS Parte I
Il processo ha come prodotti finali principali la creazione e funzionamento del Forum per il Turismo Sostenibile, la definizione del Piano di Azione CETS Parte I e la compilazione della Documentazione che deve essere inviata ad Europarc. Inoltre, è necessario che l’Area Protetta, in collaborazione con il Forum applichi un Piano di Monitoraggio annuale delle attività Invece, l'ottenimento della certificazione (e quindi della Carta), non può essere considerato un prodotto sicuro del processo poiché il riconoscimento è di esclusiva competenza di Europarc Federation. È accaduto in passato che alcuni Parchi, pur avendo svolto il processo e consegnata la documentazione a Europarc, non abbiano successivamente ottenuto la Carta (questo può avvenire per vari motivi, esclusivamente di tipo tecnico).
Imprese turistiche ed operatori coinvolti nella Parte II CETS
Al Dicembre 2020, sono oltre 200 le aziende ed operatori turistici coinvolti nella Parte II CETS in tutte le aree protette che la hanno implementata. Questo numero è destinato a crescere molto in futuro soprattutto in considerazione dello sviluppo della Parte III, rivolta ai Tour Operato e quindi al naturale ed auspicato incremento delle attività turistiche e dei pacchetti che coinvolgeranno questa categoria di operatori.
Sino ad oggi sono stati certificate strutture che offrono alloggio quali alberghi, agriturismi, rifugi alpini, B&B, campeggi, Case per ferie; operatori della ristorazione: ristoranti, bar ed altri esercizi; guide ambientali, guide turistiche, guide alpine associazioni di servizi turistici, stabilimenti balneari etc.
La CETS Parte II: adesione delle imprese turistiche locali alla Carta Europea del Turismo Sostenibile
Nelle aree naturali protette certificate con la CETS Parte I, è possibile intraprendere azioni concrete al fine di migliorare la sostenibilità del turismo.
In questi territori, può essere importante per le imprese locali rendere il proprio operato più sostenibile e, allo stesso tempo, godere anche dei benefici derivanti dall’operare in queste aree protette certificate e distinguendosi dalle altre per il proprio impegno nella sostenibilità.
Lo scopo della CETS Parte II è quello di rafforzare il legame e di ampliare la conoscenza reciproca tra i responsabili delle aree naturali protette e le imprese collegate al settore turistico.
Obiettivi:
Il Percorso di Adesione delle Aziende alla CETS Parte II
Il Sistema di Adesione delle imprese turistiche alla Carta Europea del Turismo Sostenibile ha le seguenti caratteristiche:
È basato su un accordo volontario tra il responsabile del parco certificato e ogni imprenditore, e centrato sui temi del turismo sostenibile (economico, sociale e ambientale) e sui principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Si fonda su un contenuto solido e affidabile, che permette la tracciabilità e il monitoraggio da parte di ogni area naturale protetta accreditata e da parte dell’Amministrazione turistica.
Non è un sistema di certificazione codificato e consueto (EMAS, ISO, etc.), ma di un processo di evoluzione e miglioramento e può comprendere inglobare marchi di qualità, sistemi di gestione ambientale ed eco-marchi già esistenti e riconosciuti.
Il certificato CETS Parte II è conferito all’impresa dall’area protetta e testimonia il patto di alleanza e collaborazione stabilito tra i due soggetti per lo sviluppo del turismo sostenibile e tutela dell’ambiente nell’area.
Il suo obiettivo è quello di motivare gli imprenditori alla sostenibilità della loro offerta turistica e alla collaborazione con il parco accreditato.
Cerca di stimolare gli imprenditori, che aderiscono volontariamente, a sviluppare misure adatte a rendere più sostenibile la loro impresa e il loro lavoro, e si sentano veramente “premiati” dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile, apprezzando in questo modo i benefici che ne derivano.
Può contare sulla partecipazione degli attori coinvolti, inclusi gli enti pubblici che si occupano di turismo a livello nazionale, regionale, provinciale e locale grazie alle loro competenze e alla loro relazione speciale con gli imprenditori turistici, per quanto riguarda la progettazione, i contrasti, la futura implementazione e la diffusione.
Nella cornice di un’area certificata con la CETS Parte I, e quindi, di un ambiente nel quale deve essere assicurata la sostenibilità, il Sistema deve servire per riconoscere e differenziare quali sono le imprese che puntano su questo modello.
L'avvio della Parte III è una priorità della Federazione EUROPARC e di molte Aree Protette che aderiscono alla CETS in Europa e in Italia.
La Sezione francese di EUROPARC ha sviluppato nel 2014 un sistema per implementare la Parte III della CETS e in cui hanno partecipato le aree protette e le aziende aderenti alla CETS e i tour operator. Analogamente, dal 2015 la Sezione Spagnola di Europarc ha definito una propria versione della metodologia, tarata sulle esigenze e nel rispetto delle leggi e disposizioni nazionali e locali.
Nel 2021 anche Federparchi, la Sezione Italiana di Europarc si è dotata di una propria metodologia per la CETS Parte III approvata ufficialmente da Europarc Federation.
Di conseguenza, le tre sezioni di EUROPARC attualmente hanno:
Obiettivi della Parte 3 CETS:
Promuovere la commercializzazione di un'offerta turistica in aree protette che rispetti i principi della Carta europea per il turismo sostenibile e che quindi contribuisca alla conservazione e allo sviluppo locale.
Contribuire al riconoscimento dei benefici di tale offerta specifica per la conservazione e lo sviluppo locale.
Migliorare la visibilità e il riconoscimento delle aree protette e delle aziende aderenti alla CETS che hanno assunto un impegno per il lavoro continuo per il turismo sostenibile.
Riconoscere e differenziare i Tour Operator per il loro impegno volontario allo sviluppo del turismo sostenibile delle aree protette in cui operano, dando loro l'opportunità di collaborare con le amministrazioni ambientali, con i territori e beneficiare di un lavoro congiunto nella preparazione delle offerte uniche ed attraenti per il turista.
Ruoli e funzioni dei diversi soggetti coinvolti nella Parte 3 CETS
Di seguito vengono identificati i diversi soggetti coinvolti nell'attuazione del Sistema di Adesione per i Tour Operator alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile, nonché le funzioni e le responsabilità da assumersi da parte di ciascuno di essi:
Federparchi Europarc Italia
Le Aree Protette
Tour Operator
Forum CETS del turismo sostenibile o altri enti collaborativi del CETS (associazioni di imprese)
Europarc Federation
Condizioni di Adesione alla Parte III CETS
Le condizioni di adesione rappresentano i requisiti che i Tour Operator devono rispettare per aderire al CETS e che le Aree Protette devono rispettare per proporre l'adesione di Tour Operator a EUROPARC-Italia.
Aree Protette
Le Aree Protette che vogliono proporre l'adesione di Tour Operator al CETS o stabilire un accordo di collaborazione con un operatore già aderente devono:
Tour Operator
Il Tour Operator che vuole aderire alla CETS Parte II deve:
Possedere tutte le autorizzazioni di legge previste a livello nazionale o regionale/provinciale per esercitare l’attività commerciale e la gestione di tutti i servizi offerti.
Rispettare la normativa vigente applicabile.
Sottoscrivere la mission e gli obiettivi della Strategia della CETS dell’Area Protetta.
Opzionalmente, le Aree Protette possono richiedere ai Tour Operator di far parte del proprio Forum CETS locale.
Le attività del Tour Operator devono essere compatibili con i principi della CETS.
Le attività dell'Tour Operator nell'ambito dell’Area Protetta devono essere compatibili con gli strumenti di gestione dell'area protetta con la quale viene stabilita la collaborazione.
Sarà data priorità all'adesione dei Tour Operator locali e di quelli che già promuovono il turismo sostenibile, rispetto a quelli che offrono viaggi verso destinazioni sovra-sfruttate e insostenibili (grandi Tour Operator generalisti).
Il processo di Adesione alla Parte 3 CETS
Il Processo di adesione e certificazione di un Tour Operator è strutturato come segue:
L’Area Protetta, certificata CETS Parte I e con operatori certificati Parte II, individua un Tour Operator che intende sviluppare attività nel proprio ambito geografico.
Il Tour Operator riceve tutte le informazioni necessarie per l’adesione
Il Tour Operator compila la documentazione descrittiva richiesta
L’Area Protetta ed il Tour Operator definiscono un piano di miglioramento e collaborazione
L’Area Protetta ed il Tour Operator compilano la documentazione necessaria per l’Adesione
Federparchi Europarc Italia, tramite la propria Commissione di Valutazione CETS, valuta la documentazione ricevuta
Federparchi Europarc Italia, comunica il risultato della valutazione richiedendo eventuali integrazioni relative alle attività oppure alla documentazione.
Federparchi Europarc Italia consegna, presso l’Area Protetta proponente, il Certificato di Adesione alla CETS Parte III
Il Tour Operator può cominciare a promuovere i propri pacchetti nell’ambito della propria attività commerciale
Federparchi Europarc Italia comunica ad Europarc Federation ed alle Sezioni Europarc coinvolte nella CETS Parte III i riferimenti dei Tour Operator certificati.