Le aree naturali protette hanno come loro "mission" primaria la tutela della biodiversità e la conservazione della natura, secondo i termini stabiliti dalla convenzioni internazionali, dalle norma europee e dalle leggi dello Stato italiano.
In Italia sono a rischio il 45% di animali vertebrati sulle 1.265 specie presenti sul nostro territorio; il 15% delle piante superiori; il 40% delle piante inferiori e il 30% dei principali ambienti naturali.
I Parchi costituiscono il punto avanzato di tutela dell'ambiente e un'eccellenza del nostro paese, un punto di incontro fra l'uomo e la natura. Nei soli Parchi nazionali negli ultimi 10 anni sono stati attivati oltre 1700 progetti di ricerca mentre, in media, ogni anno si svolgono 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento.
Le Liste Rosse costituiscono uno strumento internazionale essenziale per monitorare lo stato della biodiversità, in Italia sono redatte a cura di Federparchi, con il Ministero dell’Ambiente, al fine di valutare i livelli di rischio di determinate specie. Le analisi vengono effettuate a distanza di anni seguendo i criteri scientifici della Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) di cui fanno parte sia la Federparchi che il governo italiano attraverso il MATTM. La loro elaborazione avviene con il contributo di soggetti esperti e specializzati a seconda della specie oggetto di indagine e si inserisce nel contesto delle azioni di monitoraggio globale condotta dalla IUCN in tutto il pianeta.
Tutti le informazioni relative alle Liste Rosse sono disponibili sul sito: www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php
La Green List IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) è il primo standard globale per la valutazione delle Aree Protette. La Green List, il cui percorso è iniziato anche in Italia, rappresenta un approccio di gestione ed un programma di certificazione delle aree protette al fine di valorizzare la gestione efficace ed efficiente del capitale naturale.
Attualmente la Green List della IUCN conta 46 aree protette in 14 paesi in tutto il mondo. Lo scopo è quello di offrire un riconoscimento a quelle che effettivamente risultano le migliori in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile.
Per la prima volta, accanto a un obiettivo quantitativo sulla superficie e sulla rappresentatività dei parchi, si individua uno strumento valido su scala globale per misurare l'efficacia di gestione delle aree protette. Dal congresso mondiale dei parchi di Sidney del 2014 si è arrivati allo standard definitivo che a settembre 2019, grazie anche al contributo del Ministero dell'Ambiente italiano e al lavoro di Federparchi, ha visto l'approvazione della versione per le aree protette italiane.
Tutte le informazioni sulla Green List sono disponibili sul sito www.iucn.it/pagina.php?id=52